Viaggio all'Inferno

Nel canto 1, l'introduzione, Dante all'età di 35 anni (a metà della sua vita) nel 1300, anno del primo giubileo, si perde nella selva oscura, fatto che sta a significare lo smarrimento dell' umanità in quel periodo.


Dopo una notte di paura, Dante si trova davanti a un  colle illuminato, la salvezza, ma tre fiere gli sbarrano la strada: una lupa (cupidigia), una lonza (lussuria) e un leone (superbia).



Dante si sente perduto, ma ecco che gli appare Virgilio (autore dell' Eneide) mandato da tre donne celesti: Beatrice, la Vergine e santa Lucia che lo guiderà nel viaggio per la salvezza che inizia con l'inferno

Eccoli giunti davanti alla porta dell'Inferno dove i due poeti leggono le seguenti parole:
« Per me si va ne la città dolente,
per me si va ne l'etterno dolore,

per me si va tra la perduta gente.

Giustizia mosse il mio alto fattore:
fecemi la divina potestate,
la somma sapienza e 'l primo amore;
dinanzi a me non fuor cose create
se non etterne, e io etterno duro.
Lasciate ogne speranza, voi ch' intrate. »



Arrivati sul fiume Acheronte un vecchio con una lunga e incolta barba bianca, di nome Caronte, venne verso di noi su un'imbarcazione gridando

"guai a voi, anime malvagie!
non sperate di vedere mai il cielo, io vengo per portarvi tra il caldo e i gelo eterni.E tu che sei laggiù anima viva allontanati
 da questi che sono morti."

Ma, vedendo che io non mi allontanavo, disse

"Per altra strada, per altro porto raggiungerla 
spiaggia non passando di qui: sarà
 una barca più leggera a trasportarti.



Ma Virgilio ribatté:              "Caronte non ti preoccupare:così si vuole là, 
dove si può tutto ciò che si vuole, e non chiedere nulla di più.

Allora il demone Caronte, dopo aver ascoltato il poeta, continuò a trasportare i dannati da una riva all'altra dell'Acheronte, compreso Dante.



All'ingresso del secondo cerchio dell'inferno si trova Minosse, il giudice infernale. Anch'esso non vorrebbe lasciar passare Dante, ma ancora una volta Virgilio si oppone.

Superato l'ostacolo, una bufera violentissima ed incessante trascina e percuote le anime dannate dei lussuriosi. Qui Dante trova Francesca e Paolo protagonisti di una tragica storia d'amore che li porta alla morte e che la donna stessa narra al poeta.......


In poche parole Francesca, figlia di Guido da Polenta, signore di Ravenna, sposò Gianciotto Malatesta, signore di Rimini, descritto dai commentatori della divina commedia come un uomo rozzo e deforme. Il matrimonio aveva ragioni politiche, infatti,  era  stato organizzato  per stabilire un rapporto di pace tra le due famiglie. Francesca, però, durante la lettura di un brano insieme a Paolo si innamorò perdutamente di lui. I due però furono sorpresi e trucidati dal marito offeso intorno al 1283 al 1285.


                      I due, così legati, continuano anche in inferno a patire le pene insieme.

  
Dante, commosso continua il viaggio con Virgilio inoltrandosi sempre più nel profondo dell'Inferno

Eccolo nel girone dei golosi, immersi nel fango sotto una pioggia di acqua, neve e grandine con il cane cerbero intento a sbranarli e graffiarli.


In questa immagine gli avari e i prodighi spingono enormi macigni in direzioni opposte. Quando si scontrano, si insultano tra loro, poi si girano e ricominciano a spingere fino a scontrarsi nuovamente.


Proseguendo, Dante arriva nel girone dei consiglieri di inganni, avvolti in lingue di fuoco, e vi trova Ulisse in una a doppia punta, si tratta di Ulisse insieme al fidato amico Diomede.


Egli gli racconta che dopo il suo ritorno così difficile a Itaca,  già vecchio intraprese  un altro viaggio per scoprire nuove terre e conoscere il più possibile. Con alcuni vecchi compagni,volle spingersi oltre i confini del mondo conosciuto (stretto di Gibilterra) e la leggenda narra che arrivò fino alla montagna del Purgatorio, dall' altra parte del mondo. Lì , per la sua troppa ambizione, Dio lo punì mandandogli una tromba d'aria che affondò la nave, e mandò Ulisse all'inferno, proprio dove Dante lo ha trovato.


  
Qui Dante incontra Conte Ugolino nel girone dei traditori (dei parenti). In terra era stato chiuso in una torre a morire, e preso dalla fame divorò i suoi figli. Oggi è immerso nel lago di Cocito e sbrana la testa dell'arcivescovo Ruggieri.


In fondo alla voragine dell'inferno, è piantato Lucifero, che sbrana Giuda,Bruto e Cassio, i tre traditori mortali.



Alla fine, attraverso la Burella, stretto passaggio che arriva dall'altra parte della terra, nel monte del purgatorio e calandosi dalla coda di Lucifero, Dante e Virgilio escono dall'inferno. E' la fine di questo incredibile.....viaggio all'INFERNO!!!!!!