Palazzo
Bianco è il soprannome del palazzo Brignole, un edificio sito in Via Garibaldi
al civico 11 nel centro storico di Genova, inserito il 13 luglio del 2006 nella
lista tra i 42 palazzi iscritti ai Rolli di Genova, divenuti in tale data
Patrimonio dell’umanità dell'UNESCO. Ospita una sezione dei Musei, che comprendono anche Palazzo Rosso e
Palazzo Doria-Tursi, specificamente dedicata alla pittura a Genova e in Liguria,
e con importanti sezioni di arte italiana, fiamminga e spagnola.
SEDE
Il
palazzo occupa il sito della dimora costruita tra il 1530 e il 1540 da Luca
Grimaldi, membro di una delle più importanti famiglie genovesi, e nel 1711
venne ceduta, dagli eredi di Federico De Franchi a Maria Durazzo Brignole-Sale, loro principale creditrice.
La nuova proprietaria, che intendeva destinarlo al nipote, fra
il 1714 ed il 1716 fece ricostruire quasi per intero il palazzo che da allora
fu denominato Bianco per il colore chiaro dei paramenti esterni.
Alla
morte di Maria Bignole Sale De Ferrari, ultima discendente della famiglia, il
palazzo venne ereditato dal Municipio e, per volere di quest'ultimo, destinato
a galleria pubblica.
STORIA
La
duchessa di Galliera era intenzionata ad adibire il palazzo ad uno spazio
pubblico, con la prospettiva di incrementare le opere d'arte già in esso
contenute, costituendo il primo nucleo del museo civico.
A
partire dal 1887 si arricchì di numerose collezioni private e il municipio stesso
intervenne con un'oculata politica di acquisti.
La
disposizione delle sale e la trasformazione in pinacoteca derivano dal
trasferimento di sculture e affreschi in altre sedi museali e dal riordino,
seguito alla ricostruzione del palazzo; restauro del palazzo e riordino delle
collezioni furono decisi da dall’assessore e dal direttore delle Belle Arti
del Comune di Genova, direttore alle Belle Arti del Comune.
L'allestimento
delle collezioni fu curato da Carla Mazzarello. Il palazzo venne aperto alla
cittadinanza nel 1950.
GALLERIA
Nella
pinacoteca si trovano dipinti che risalgono a date tra il cinquecento e il
settecento, con prevalenza di pittori genovesi, fiamminghi, francesi e
spagnoli.
Sono
esposti alcuni dipinti di Paolo Caliari;
e un'importante documentazione della pittura fiamminga e olandese dal
XVI al XVIII secolo, tra i quali si possono ritrovare opere di Pier Paul
rubens, Antoon Van Dick e Gerard David.
ALCUNE
OPERE IMPORTANTI:
il Cristo Benedicente di Hans Memling,
Fuga in Egitto di Murillio,
Ritratto
di Gentiluomo fiorentino di Giorgio Vasari,
Crocifissione di Paolo Veronese