Il palazzo Tobia Pallavicini, nella quale oggi ha sede la
camera di commercio di Genova, si trova nella Via Garibaldi.
Questo palazzo venne costruito da Tobia Pallavicino, che era
un patrizio genovese, ed aveva acquistato il territorio per 14520 lire
genovesi.
Nel 1704, il palazzo fu acquistato da Giacomo Filippo
Carrega, il quale ampliò il palazzo e che conferì al palazzo la struttura
odierna.
Alla famiglia Carrega si deve la decorazione della Galleria
Dorata, affidata a Lorenzo De Ferrari.
Nel 1830 il palazzo fu venduto dai carrega ai Baroni
Cataldi, e nella seconda metà del XIX secolo, fu prima affidata ad una ditta,
poi ad un istituto di credito.
Il frazionamento dell’edificio è stato evitato nel 1922
grazie all’acquisto del Palazzo dalla Camera di Commercio, cui si devono i
numerosi restauri compiuti dopo l’ultima guerra, durante la quale la Galleria
Dorata fu bombardata e quindi danneggiata, e più recentemente fu restaurata nel
2004, perché in quell’ anno Genova è stata capitale Europea della cultura.
Il Palazzo di Tobia Pallavicino è uno dei Palazzi dei Rolli
(che erano le liste dei palazzi e delle dimore eccellenti delle nobili
famiglie), riconosciuti dall’UNESCO (United Nations Educational, Scientific and
Cultural Organization) nel 2006 come patrimonio mondiale dell’umanità. Si
tratta di dimore costruite dalle famiglie aristocratiche della Repubblica di
Genova ed essa riteneva opportuno ospitare sovrani, ambasciatori e uomini di
stato.
Nel 1576, la Repubblica di Genova decretò una regola,
affermando che tutti i Palazzi iscritti nei Rolli dovevano ospitare persone in
visita di stato, facendo conoscere un modello architettonico e una cultura
residenziale che attrasse artisti e viaggiatori famosi, a partire da Pietro
Paolo Rubens.